Giro d’Italia 2019, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2019.
TOP
Richard Carapaz (Movistar): È l’uomo-copertina della quarta tappa. L’ecuadoriano ha tirato fuori il classico coniglio dal cilindro con uno scatto all’ultimo chilometro che ha sorpreso scattisti e velocisti. Senza la sfortuna di ieri, ora sarebbe nettamente a ridosso dei primi in classifica generale. Landa ora ha la certezza di poter contare su un gregario in ottima forma quando la strada comincerà a salire.
Caleb Ewan (Lotto Soudal): Dopo il passaggio a vuoto di ieri, l’australiano mette insieme un’altra prestazione di assoluto livello. Senza l’invenzione di Carapaz avrebbe nettamente visto questa tappa. Deve ancora aggiustare qualcosa dal punto di vista tattico ma la forma c’è ed è solo questione di tempo prima di vederlo alzare le braccia al cielo.
Primož Roglič (Team Jumbo – Visma): Anche oggi è l’uomo di classifica più attento, e fortunato, tanto da aumentare il proprio margine di vantaggio sugli avversari senza sostanzialmente fare nulla. Le annate giuste per riuscire a vincere un GT si vedono anche da questi particolari. Chi ben comincia è già a metà dell’opera…
FLOP
Diego Ulissi (UAE Team Emirates): Questo arrivo era fatto su misura per le caratteristiche dello scattista toscano, che ci ha abituato ad ottime prestazioni in condizioni simili. Purtroppo qualcosa va storto, facendosi colpevolmente sfuggire Carapaz quando parte, e non riesce a giocarsi il successo per non essersi assunto lui la responsabilità di andarlo a riprendere. Per ora è soltanto rimandato alla prossima occasione, probabilmente già a San Giovanni Rotondo.
Salvatore Puccio (Team INEOS): Il siciliano, suo malgrado, si ritrova tra i bocciati di giornata. Una sua distrazione, ai limiti dell’imperdonabile per un professionista, innesca la rovinosa caduta che a cinque chilometri dal traguardo manda in subbuglio il gruppo e, forse, costa il Giro a Tom Dumoulin. A dimostrazione del fatto che non bisogna mai perdere la concentrazione.
Israel Cycling Academy: Era presumibile che cercassero la fuga in una tappa nella quale i loro velocisti avrebbero fatto fatica a farsi notare. Invece non riescono ad aggregarsi al tentativo che, non a caso, vedeva presenti un rappresentante per ognuna delle altre tre wild-card, perdendo un’importante occasione di visibilità. Certo Cimolai oggi poteva fare bene, ma non stava a loro assumersi il peso dell’inseguimento e un uomo davanti serve sempre.
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